Siae e il digitale: le innovazioni di Filippo Sugar

Il nuovo presidente della SIAE, Filippo Sugar, è al timone da pochissimo ma, nonostante questo, non ha certo perso tempo a. La sua missione? Quella di riformare la SIAE, in modo tale da portare all’interno della struttura una forte spinta fatta di innovazione e rinnovamento.

Filippo Sugar

Una nuova SIAE, quindi, quella che vuole Filippo Sugar e, c’è da dirlo, le basi che sono state poste proprio in questi ultimi giorni sono davvero solide: la rivoluzione è iniziata e procede alla grande. Ma chi è l’uomo che sta investendo tempo e forze in tutto questo? Filippo Sugar ha 43 anni, è sposato e padre di 3 figli ed è il presidente più giovane che la SIAE abbia mai avuto: già questa è una piccolissima rivoluzione in un sistema che si era affidato sempre a persone molto più grandi di lui, ritenute con più esperienza. Il fatto è che Sugar questa esperienza ce l’ha eccome, nonostante l’età che potrebbe trarre in inganno. Prima di ricoprire la più alta carica della SIAE, infatti, Filippo Sugar ha già lavorato nel settore della musica, dato che si occupa della Sugar Music, casa editrice della sua famiglia, dal lontano 1997. Si può dire, quindi, che la sua esperienza è molto più che consolidata e, pertanto, il suo ruolo può essere ricoperto al meglio.

Durante una sua recente intervista per Wired, Filippo Sugar ha espresso un concetto molto chiaro, che ben identifica la complessità di questo momento storico che la SIAE e il mondo della musica italiana stanno vivendo: ha sottolineato che gli autori svolgono un lavoro che viene definito precario e mal retribuito. Del resto, basta pensare alla crescita del fenomeno della pirateria per capire quanto tutto questo sia vero. Il fenomeno, in espansione, toglie quella che dovrebbe essere una lecita retribuzione per gli autori che vedono così violato il loro principale diritto, ossia quello che vengano riconosciute come di loro proprietà le opere che creano.

E’ proprio su questo punto che si batte Filippo Sugar che, lo si deve ricordare, è un uomo di grandi capacità dato che ha lanciato dei talenti come Elisa, Raphael Gualazzi e ancora Negramaro e Andrea Bocelli. La sua era, che viene subito dopo quella di Gino Paoli, si preannuncia come rivoluzionaria e innovativa ma, soprattutto, come finalizzata a portare delle migliorie in un settore che attraversa una vera e propria rivoluzione con l’avvento del digitale. Il mercato della musica italiana deve ritrovare una sua dimensione all’interno dello scenario internazionale e gli autori devono nuovamente essere valutati per quello che sono, ossia lavoratori che devono percepire una giusta retribuzione. La lotta alla pirateria di Sugar e della sua nuova Siae, quindi, porterà dei risultati concreti e noi siamo qui ad attenderli.

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