L’uso manipolatorio di visure camerali e internet: il cybercrimine

Al giorno d’oggi Internet è alla portata di tutti, buoni e cattivi: in quanto strumento estremamente disponibile, l’uso che se ne può fare può essere lecito o illecito. La Polizia Postale e delle Comunicazioni, Specialità della Polizia di Stato è un organo volto a evitare e contrastare attività fraudolente o criminali sul web. I contenuti che seguono sono relativi all’Emilia Romagna, negli ultimi cinque anni.

cybercrimine

In Posta

Nel 2005 Poste Italiane S.p.A. ha stipulato un accordo con la Polizia Postale e delle Comunicazioni per prevenire e contrastare ogni azione criminosa diretta alle Poste e ai loro utenti. A Bologna, in particolare, è stata creata un’unità della polizia giudiziaria che si occupa dei reati più frequenti: rapine, truffe e manomissione dei sistemi di prelievo automatico. Fra gli utenti, le vittime predilette sono i pensionati e gli anziani, perciò sono stati disposti dei turni di pattugliamento specifici per un pronto intervento in caso di aggressioni.

Persecuzioni e diffamazione

Internet ha facilitato l’ormai tristemente noto fenomeno dello stalking. Se un tempo bisognava impegnare tempo ed energie per scegliere e tormentare le proprie vittime, oggi i molestatori (uomini, ma anche donne in numero crescente), con il web sono molto più agevolati. Anche la diffamazione online sta prendendo piede, spesso attuata da giovani rancorosi verso coetanei o adulti di riferimento.

Estorsione sessuale

I siti d’incontri sono l’ambiente ideale per questo tipo di reato. Una persona ne aggancia un’altra, portandola via via a disinibirsi a tal punto da farla svestire davanti a una webcam. A quel punto, il delinquente minaccia di divulgare le riprese, a meno che la vittima non sia disposta a pagare. Anche accondiscendendo alle richieste del ricattatore, tuttavia, non si hanno garanzie: né della cancellazione e riservatezza del video, né dell’assenza di altre richieste di denaro in futuro.

Carte di credito e carte di debito

Possono essere clonate e/o utilizzate indebitamente per pagare sia online che offline. Il phishing (pesca dei dati sensibili) riguarda il primo caso e sfrutta strumenti d’ingegneria sociale per accedere alle username e password dei conti corrente online. Anche se esistono dei sistemi di tracciamento delle operazioni bancarie (avvisi tramite SMS per esempio), non è sempre detto che i legittimi proprietari si accorgano subito del reato.

Siti di vendite

Di siti di vendite online, che spesso lanciano promozioni, ce ne sono moltissimi. Alcuni si possono definire sicuri, per la riconoscibilità di aziende note; di altri invece sarebbe bene diffidare, poiché non si sa chi può esserci dietro e il rischio di pagare senza poter godere dell’acquisto (prodotto o servizio che sia) è alto.

Visure camerali e attacchi ai sistemi informatici

Le visure camerali sono dei documenti della Camera di Commercio che contengono tutti i dati relativi ad aziende o imprese. Strumenti che, auspicabilmente nella maggioranza dei casi, sono usati a scopi del tutto legali, ma che possono facilitare attività criminose, anche in virtù dei costi relativamente bassi. Non sono, tuttavia, l’unico modo in cui i malintenzionati possono entrare in possesso delle informazioni aziendali e sfruttarle per furto di capitali finanziari, criptazione di file, divulgazione di contenuti riservati a concorrenti: altre strade sono l’infiltrazione in caselle di posta elettronica e in dispositivi incustoditi o rubati.

Altri punti critici

La Polizia Postale e delle Comunicazioni è impegnata anche nel contrastare la pedopornografia, sia nella fase di adescamento dei minorenni, sia in quella della divulgazione dei video. Altri gruppi pericolosi sono costituiti da sette sataniche, violenze, tossicodipendenze e disturbi alimentari.

Informazione e prevenzione

In un tale panorama di criminalità, è importante svolgere attività d’informazione e prevenzione ad ampio spettro, soprattutto fra i giovani. La Polizia di Stato è attiva in questo senso, promuovendo incontri con i ragazzi per sensibilizzarli ai giusti comportamenti da tenere, in particolare nell’uso corretto del web.

“Il tuo web”

Si chiama appunto così il progetto ideato dalle autorità in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna e il C.I.R.Vi.S dell’Università degli Studi di Bologna, con il patrocinio della Regione. Circa 16mila ragazzi fra i 12 e i 16 anni sono stati coinvolti in una ricerca sociale dell’Università di Bologna e hanno partecipato a un concorso a premi. Diversi i vincitori della regione. Gli esiti della ricerca saranno presentati il 6 marzo 2015 in occasione di un convegno che si terrà presso la Prefettura di Bologna.

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